giovedì 14 giugno 2012

No. L'incomunicabilità della vita quotidiana

Breve storia priva di senso. Protagonista cane baffuto nietzschiano e un pappagallo che sa dire solo sì. 

Henri de Toulouse-Lautrec



giovedì 7 giugno 2012

Bau bau


Volendo citare George Segal, artista contemporaneo riduttivamente definito pop e le sue bianche sculture, calchi umani indicanti l’alienata condizione dell’uomo moderno, si pone la malinconica giraffa travestita da uomo.
Anch’ella sovviene nel suo freddo distaccato bianco, come i gruppi scultorei di Segal, metafora dell’anonimato dell’attuale società e del vuoto interiore che tanto affanna l’individuo.
Bianca nella sua assurdità, quell’assurdità che traspare quando ci si rende conto che l’essere notati è diventato ormai privilegio…  L’esagerato e l’esuberante ormai pane quotidiano.
Ma ogni stramba malinconica inusuale giraffa, tentante di spacciarsi e di lasciarsi rinchiudere entro canonici abiti cittadini, ingessata nella sua bianca e inevitabile solitudine, porta in sé un prezioso seme: o meglio, un fiore.
Un tesoro nella tasca, colorato e inebriante mortale fiore della speranza. Che qui nella foto doveva ancora nascere.

domenica 3 giugno 2012

Quadrante


Cosa?